Che cosa sappiamo di aborto e di interruzione volontaria della gravidanza nel nostro paese?
Nella più parte dei casi, le persone alle quali ho chiesto un parere, poco o niente.
Faccio ammenda anche io, da uomo, per essermi dovuto documentare sulla questione dopo aver avuto tra le mani questo libro, “Piena di niente“, per le edizioni BeccoGiallo.
Prima del 1978, l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), in qualsiasi sua forma, era considerata dal codice penale italiano un reato (art. 545 e segg. cod. pen., abrogati nel 1978)
Con la famosa legge 194 (del 22 maggio 1978) si consente da quel giorno alla donna, nei casi previsti dalla legge, di poter ricorrere alla IVG in una struttura pubblica (ospedale o poliambulatorio convenzionato con la Regione di appartenenza), nei primi 90 giorni di gestazione; tra il quarto e quinto mese è possibile ricorrere alla IVG solo per motivi di natura terapeutica.
Il problema nel nostro paese è che l’applicazione della stessa deve sottostare a principi etici e religiosi che consentono a più dell’80% di medici e infermieri di “chiamarsi fuori” essendo obiettori di coscienza e impedendo così di fatto a molte cittadine italiane di essere tutelate nel proprio diritto di interrompere una gravidanza.
Non c’entra nulla l’essere a favore o contrari qui: ciò che sancisce la legge è la difesa della libertà di una donna – nei casi in cui le è consentito dalla legislazione – di poter mettere in atto questa procedura senza impedimenti.
Invece, per la persistenza del tabù sull’aborto (come di molti altri nel nostro paese), questa possibilità viene nella maggioranza dei casi ostacolata, se non preclusa.
E così nascono storie di disagio, si creano le condizioni per il fiorire di pratiche illegali e si consumano violenze e abusi ai danni della libertà personale.
Perché si parla così poco di questo problema?
L’educazione sessuale nella scuola è adeguata?
Ai nostri microfoni l’autrice di questa graphic novel Alessia Di Giovanni ci racconta la storia di questo libro.
Matteo Ponzano
Disegni di Darkam
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